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Il banchiere dei poveri - di Muhammad Yunus e Alan Jolis

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  Fu ad Amsterdam che ne vidi una la prima volta: mi incuriosì il nome, insolito, e la gente dagli abiti variopinti che entrava da quella porta.  Non sapevo quante novità potesse rappresentare quell’ufficio di due sole vetrine in una via laterale del centro: la Banca Grameen. Lo scoprii mesi più tardi, quando mi trovai a sfogliare un libro che parlava di microcredito e di come potesse essere possibile, usando strumenti finanziari, far sparire la povertà dalla faccia della terra.  Ne “ Il banchiere dei poveri” , Muhammad Yunus ci racconta la sua straordinaria esperienza, dimostrando che accordando minuscoli prestiti ai diseredati della terra si può fare di più di quanto fanno i miliardi di dollari degli aiuti stranieri.  Yunus, anni fa, in Bangladesh, conobbe persone ridotte in schiavitù per pochissimi centesimi di dollaro, persone impossibilitate a trovare una alternativa a quella condizione, in balìa degli usurai: le donne, in particolare, vivevano le situazioni più critiche.  “ Prova

Mezzanotte e cinque a Bhopal - di Dominique Lapierre e Javier Moro

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" Non c’è niente da temere. Lo stabilimento di Bhopal sarà innocuo come una fabbrica di cioccolato ”- assicurò il capo del progetto – “ I molteplici sistemi di sicurezza di cui sono dotati gli impianti di questo genere permettono di tenere sotto controllo tutte le reazioni potenzialmente pericolose del Mic” . Ma la notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, una nube tossica si levò dagli impianti della Union Carbide. La gente correva come impazzita da ogni parte, con gli abiti strappati, i veli lacerati, in cerca di una boccata d’aria respirabile. Con i polmoni che stavano per scoppiare, alcuni si rotolarono a terra in preda ad atroci convulsioni. “ Dappertutto ci sono morti con la faccia verdastra accanto ad agonizzanti che vomitano un liquido giallastro, scossi dagli spasmi ”. Quegli impianti così sicuri, tanto decantati dalla Union Carbide, erano stati disattivati. Per risparmiare. Sarebbe costato troppo mantenerli efficienti. 7500 morti per esposizione diretta alla nube tossica, una

Dialoghi sulla pace - di Joseph Rotblat e Daisaku Ikeda

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  Due mondi: quello occidentale e quello orientale. Due uomini: lo scienziato e premio nobel Joseph Rotblat, agnostico, e il maestro buddista Daisaku Ikeda, leader spirituale. Un unico grande obiettivo: educare alla pace, nel rispetto delle differenti culture e religioni. E un libro dal titolo che sa interessare: Dialoghi sulla pace, dalla scienza della guerra a una cultura di pace . E, per me, con il libro tra le mani mentre osservo la colomba raffigurata sulla copertina, una grande ed essenziale domanda, anzi, più di una: davvero è possibile o stiamo parlando solo di una meravigliosa utopia? Esiste un altro modo per vivere in pace senza distruggerci tra noi? Si può combattere il terrorismo attraverso la cultura della pace? In effetti, quando sento parlare di guerra "necessaria e giusta" per vivere in pace, io mi sento un po' presa in giro. Ci dicono di non scegliere la violenza, però quando le istituzioni si muovono per riportare la pace, lo fanno attraverso armi micidi

Quel che affidiamo al vento - di Laura Imai Messina

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  "Questa storia è ispirata a un luogo che esiste realmente, a nord-est del Giappone, nella Prefettura di Iwate. Un giorno, un uomo installò una cabina telefonica nel giardino della sua casa ai piedi di Kujira-yama, la Montagna della Balena, subito accanto alla città di Otsuchi, uno dei luoghi più colpiti dallo tsunami dell'11 marzo 2011. All'interno è posato un vecchio telefono nero, non collegato, che trasporta le voci nel vento. Migliaia di persone vi si recano in pellegrinaggio ogni anno". Di fronte alle grandi tragedie, e alle morti improvvise, rimane l'essere umano con le sue fragilità, lo sgomento e il vuoto che ti assale, la paura di non potercela fare senza la presenza della persona cara appena scomparsa. E nasce, dal profondo del cuore, o forse dalla disperazione di un momento che mai si vorrebbe affrontare, la necessità di continuare a comunicare con chi non c'è più, con chi non è più presente in carne e ossa, ma che senti sempre vicino.  E noi, com

Naufragi - di Francisco Coloane

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"I marinai d'ogni latitudine assicurano che là, a un miglio da quel tragico promontorio, testimone dell'incessante duello tra i due più vasti oceani del mondo a Capo Horn, il Diavolo è rimasto ancorato a un paio di tonnellate di catene, che lui trascina facendo gemere i ceppi sul fondo del mare nelle orride notti di tempesta, quando le acque e le ombre oscure dal cielo sembrano salire e scendere su quegli abissi". Francisco Coloane ha scritto questa antologia di naufragi avvenuti tra il 1520 e i primi del Novecento, prendendo ispirazione da uno dei suoi libri preferiti, scritto dallo scienziato cileno Vidal ​ Gormaz, che nel testo aveva censito centinaia di naufragi avvenuti nelle coste del Sud America: storie di navi e naviganti, lupi di mare, corsari, esploratori, storie vere e antiche leggende di uomini accomunati da un destino dove la forza del mare punisce gli errori e le imperizie dell'uomo, senza pietà, scrivendone così l'ultima pagina di vita. Potreste

THE CHINA STUDY - di T. Colin Campbell PhD e Thomas M. Campbell II

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Questo libro è davvero un cult per chi ama i testi sull'alimentazione. Quando è uscita la sua prima edizione ha rivoluzionato il pensiero di molti. La domanda che ha posto a tutti noi era dirompente:  e se tutto partisse dall'alimentazione e gran parte delle nostre malattie fossero collegate prevalentemente ad abitudini alimentari non corrette? Il Dott. Colin Campbell è arrivato a questa scoperta grazie a quarant'anni di ricerca biomedica e 27 anni di analisi attraverso un programma di laboratorio. Per lui non ci sono più dubbi:  una dieta corretta può salvare la vita! Cardiopatie, diabete e obesità, come anche varie forme di cancro, possono regredire attraverso una dieta sana a base di cibi naturali e vegetali. Non è stato un percorso così lineare come si potrebbe pensare. I suoi studi universitari, il suo dottorato di ricerca, i suoi primi anni di lavoro: tutto era basato sull'obiettivo di migliorare la capacità di produrre proteine animali, perché Colin era davvero

Ogni parola è un seme - di Susanna Tamaro

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Ho amato la scrittura di Susanna Tamaro, dai tempi di "Va' dove ti porta il cuore". Uno stile inconfondibile, che ti rimanda, con la mente, attraverso le storie raccontate nei suoi libri, a riflessioni su ciascuno di noi: come pensiamo, le nostre idee, i ricordi, il nostro modo di rapportarci con gli altri ... E Susanna ce ne parla, con semplicità, attraverso l'uso della figura retorica della similitudine e lontano da moralismi o comportamenti obbligati.​ Basta una parola per evocare dentro di noi profonde emozioni. Ed è proprio in questo libro, "Ogni parola è un seme", che la scrittrice ci vuole catapultare tra due opposte estremità: quella della parola, portatrice e rivelatrice di senso, e il silenzio, ormai morto dentro di noi. " Ogni parola è un seme. E come il seme, quando è fecondo, contiene in sé il proprio nutrimento ".  Ma la parola può costruire e può anche distruggere. E noi, uomini e donne della società contemporanea, secondo Susanna, a

Come è profondo il mare - di Nicolò Carmineo

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Mi piace guardare il mare. D'estate. Soprattutto al tramonto. Chiudere gli occhi, allontanare i pensieri della giornata, e ascoltare il lento movimento delle onde che dolcemente spumano allungandosi sulla spiaggia ormai semideserta. I profumi del mare, dei doposole, le conchigliette che sbucano qua e la' dalla sabbia, i runners e gli amanti delle benefiche passeggiate silenziose sul bagnasciuga, gli ombrelloni che, poco alla volta, vengono chiusi, lasciando spazio a giochi di luci e ombre dove il protagonista è il sole con la sua ultima magia prima di cedere il passo alla notte con le sue stelle ... È un momento per me di serenità rigenerante. Per me mare significa vacanza, estate, star bene. Così, quando ho scelto di leggere il libro- reportage di Nicolò Carnimeo " Come è profondo il mare. La plastica, il mercurio, il tritolo e il pesce che mangiamo (dal nostro inviato nella più grande discarica del pianeta) ", sapevo che mi sarei fatta in qualche modo del male, po

L'uomo che piantava gli alberi - di Jean Giono

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Perché la personalità di un uomo riveli qualità veramente eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni. Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l’idea che la dirige è di una generosità senza pari, se con assoluta certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di più ha lasciato sul mondo tracce visibili, ci troviamo allora, senza rischio d’errore, di fronte a una personalità indimenticabile” . E’ così che inizia questo libricino che si legge in poco più di un’ora, e che narra la storia di un incontro: quello tra Jean Giono e un pastore, tranquillo e solitario, dal procedere lento, che viveva con il suo cane e le pecore tra cime poco conosciute ai turisti, “ in quella antica regione delle Alpi che penetra in Provenza ”. Un incontro felice, che ha portato Giono a scrivere un racconto che assomiglia ad una favola, e che vuole mandare un messaggio profondo, di pace, di attenzione al lavoro onesto, di attaccamento alla vita e rito

La piccola sarta di Kabul - di Gayle Tzemach Lemmon

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Gayle Tzemach Lemmon, giornalista per il Financial Times, parte per Kabul, per parlare delle donne d'affari afgane dopo l'ascesa al potere dei talebani. Seguendo il desiderio appassionato di raccontare la storia vera di una di queste straordinarie donne, in grado di giocare un ruolo sociale fondamentale per la ricostruzione del Paese creando opportunità per sé stesse e per gli altri, Gayle inizia il suo viaggio e, dopo diverse settimane, finalmente incontra una donna che lavora per Bpeace, un'organizzazione non profit  di New York, che le parla di una giovane sarta diventata imprenditrice, Kamila Sidiki. " Sentii un guizzo di entusiasmo giornalistico, di quell'adrenalina scatenata dalla scoperta di una notizia per cui ogni reporter darebbe la vita. Kamila non solo gestiva un'azienda propria, ma era entrata nel mondo degli affari da adolescente, durante l'epoca talebana. L'idea di una lavoratrice coperta dal burqa che avvia un'attività sotto il naso

Robin Williams i sogni non muoiono mai - di Emily Herbert

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Ti viene data solo una piccola scintilla di follia, non devi perderla (R.W.) Alzi la mano chi non ha visto (magari munito di pacchi di kleenex ) "L'attimo Fuggente", la storia dell'insegnante John Keating che rivoluziona i metodi d'insegnamento tradizionali nella Welton Academy del 1959. Al motto di O Capitano! Mio Capitano!, mentre esorta gli allievi a strappare l'introduzione dei testi scolastici di poesia... O film che hanno fatto la storia del cinema come Patch Adams, Mrs. Doubtfire, Will Hunting, Al di là dei sogni , Risvegli ... Penso che nella storia di ciascuno di noi, da adulto o bambino, esista almeno un film di Robin Williams, visto al cinema tra amici con tonnellate di popcorn o in televisione, a casa, in compagnia dei propri cari.  Robin è stato un talento straordinario. Sua madre disse di lui: " Ho la sensazione che Robin sia stato mandato sulla terra per farci ridere. Sapete, alla Yales School of Drama mi dissero che usavano Robin e Steve M

Il regalo più bello - di Jonathan Snow

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  " Mark tese il collo verso l'alto, per scoprire da dove venisse la neve. Qualcuno doveva pure spargerla; ci doveva essere un Omino della Neve, così come esisteva quello della Sabbia, che veniva di notte quatto quatto per farti addormentare, spruzzandoti gli occhi con la polvere magica. Però, per quanto si sforzasse, Mark non riusciva a vedere nulla; forse l'omino misterioso si nascondeva tra le nuvole, lui e la sua macchina della neve. Una specie di enorme tritaghiaccio, per fare le granite più grandi della terra. Probabilmente era lì sopra, al riparo da sguardi indiscreti”. Fiocchi bellissimi, uno diverso dall'altro. Uno, in particolare, era ancora più bello, “sembrava una minuscola stella di vetro, creata dall'artista più abile del mondo”, un fiocco così speciale da dover essere conservato con cura, per poterlo regalare alla persona più buona del mondo. Già … Ma chi poteva essere così speciale da meritarsi un regalo così bello? Questa era l'idea balenata n